Telesquishy, morbide e distanti presenze.

La sensazione di essere soli davanti allo schermo e l’insopprimibile esigenza di contatto e gratificazione istantanea della comunicazione con altri esseri umani è una delle peculiarità del collegamento in rete, in cui si è potenzialmente in comunicazione

Copynature

Piani di dati che s’intersecano linkando strutture analoghe e rivelando architetture affascinanti, fruite con un alternarsi di rapidi e scattanti incursioni o di graduali dosate trasparenze. Nella ricerca visiva di Kurokawa l’organico per eccellenza (il corpo, la

Goliardie sulle frequenze di Burger King.

La goliardia non è nata con le tecnologie, ma certamente ne è stata stimolata dalla numerose possibilità offerte dalla frequente invisibilità degli interlucutori, nascosti dietro tecnologie rappresentative. A Troy, nel Michigan, in un ‘drive-through’, una fast food

p2p fightsharing!

La resistenza mediatica ha evoluto le sue strategie col mutare degli scenari, e questa preziosa raccolta di materiali video riesce a tasta con eccezionale attualità il polso della comunicazione antagonista. Pensata per coincidere con gli incontri esterni

floW, ambient soundscape generator.

L’ambiente acustico fruito di fronte allo schermo è spesso riempito di ronzii, ticchettii o isolato nei files mp3 veicolati dalle cuffie o dalle casse, coprendo suoni e frequenze ottenuti da elementi naturali che risultano completamente dispersi nelle

Trails, il lag dell’immagine in rete.

“Trails #1 #2” è il nuovo progetto dello statunitense Edward Tang. Si tratta dell’ennesima interpretazione del paradigma secondo il quale la tecnologia può essere interpretata come uno specchio atto a riflettere alcuni aspetti dell’identità visuale e sociale

Oeil Complex, globi oculari reattivi.

Simbolo di ghiotta preda dei comunicatori senza scrupoli nell’era mediatica il globo oculare e le palpebre che si schiudono rappresentano un coacervo di simboli e significati, riconoscibili a vari livelli da un qualsiasi spettatore. L’occhio e i

Formula

Formula è il primo sospirato prodotto non esclusivamente sonoro di un artista di rango come Ryoji Ikeda, e testimonia i suoi diversi pregi artistici (visionarietà, impeccabile dettaglio, coerenza nella ricerca) e alcuni suoi difetti umani (riottosità alla