Sky Ear, ascoltare il cielo.

La mobilità dei telefoni non solo ci ha lentamente assuefatti ai rumori ambientali, attribuibili solo ad un apparecchio pubblico prima dell’avvento dei cellulari, ma ha anche di conseguenza modificato la nostra prospettiva dell’acquisizione dei suoni. Si è

Italian_Hacktivism_and_Art.

Il progetto Italian_Hacktivism_and_Art, realizzato da Tatiana Bazzichelli (AHA) per il Read_me Festival 2004, consiste in un plagiarismo dell’opera map.jodi.org realizzata dai celebri netartisti jodi.org. La mappa mostra le diverse connessioni fra l’Hacking e l’Art in Italia, partendo

Sonic Acts 10, Unsorted.

S’inaugura il 23 settembre la decima edizione di Sonic Acts, festival d’arte e musica elettronica che quest’anno ha scelto di enfatizzare l’inutilità della tassonomia dell’information arts (visual, sound, performance, ecc. ecc.), che spesso snatura la complessità intrinseca

Radiocicleta, la stazione radio in bici.

La mobilità creativa in occidente spesso fa uso di gadget d’elite e tecnologie che sfruttano le già avanzate potenzialità infrastrutturali del territorio metropolitano. Ma in territori meno sviluppati si adottano soluzioni low-tech che, per impegno creativo ed

Spamshirt, lo spam addosso.

Quanto lo spam sia entrato nelle nostre vite è difficile quantificarlo, ma l’esposizione quotidiana alla terminologia e agli slogan dei messaggi invasivi ha certamente condizionato l’ecologia mentale degli utenti della rete. Il bombardamento di messaggi non desiderati

3 Notes and Runnin’, sampling as evidence.

Una delle metodologie per evitare l’eterna conflittualità forense su operazioni pubbliche relative al diritto d’autore consiste nell’usare la tagliente arma dell’ironia, stimolando reazioni popolari su vasta scala che rendano evidente il paradosso fra l’ossessione per lo sfruttamento

Ka-on, flower sound.

Il veicolare i suoni attraverso altre strutture fisiche (siano esse denti, ossa del cranio o schermi) è una pratica che cerca di sfruttare la vibrazione dei corpi per riprodurre melodie senza l’ausilio delle tradizionali membrane contenute nelle

ArtBots 2004.

S’inaugura il 17 settembre la terza edizione di ArtBots, mostra di opere robotiche in senso lato, ossia che condividono una componente autonoma di produzione d’artefatti, che quest’anno esibisce una selezione più accurata delle due edizioni precedenti (nel

Timescapes, collective video editing.

Nonostante un decennio di visioni, manifesti e dichiarazioni d’intenti sono ancora pochi i tentativi concreti di sfruttare l’infrastruttura della rete per implementare adeguatamente la sua intrinseca natura di condivisione e collaborazione, soprattutto nella produzione di materiali originali