Marc Richter – Diode, Triode

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LP – Cellule 75

È Le Parasite di Michel Serres, un testo difficilmente classificabile che risale al 1980, fatto di “dissimmetrie, innesti multipli e registri discorsivi tra loro incompatibili” a ispirare Marc Richter, raffinato sound artista che vive e lavora ad Amburgo, per la prima volta in carriera focalizzato su un progetto particolarmente astratto e space, composto da due lavori multicanale registrati rispettivamente presso l’antesignano INA GRM Studio di Parigi e nell’altrettanto accreditato ZKM Institute di Karlsruhe. Richter utilizza in Diode, Triode molta sintesi vocale, manipolando in maniera consistente i suoni utilizzati, tanto da renderli irriconoscibili attraverso ripetute distorsioni, che vengono combinate poi con suoni tradizionali ottenuti da archi, ance e percussioni, insieme ad altre micro-emergenze auditive che s’impongono all’ascolto. Insomma, se in passato la cifra stilistica di Richter era pregna d’una moltitudine di piccoli eventi sonori che andava meticolosamente ad incastrare, adesso sembra arrivato il tempo di più strutturali interventi, di matrice cibernetica e visionaria. Sono soprattutto i cori di voci umane sintetiche ed elaborate a venare le ambientazioni d’un appeal postumano, lunare e inquietante, frutto di un consistente mutamento stilistico e d’una mai così accentuata ibridazione sonora. Il flusso delle due partiture è quello di un corpo sensibile, di una soglia, d’un improbabile luogo di relazione, passaggio, mediazione e scambio. Se cerchiamo un qualche collante, adesso, è proprio quello d’un respiro singhiozzante, incrinato e sopraffatto a prevalere. Del resto anche i frammenti vocali sembrano strani messaggi d’avvertimento, forse valori di borsa, sequenze di numeri casuali e nevrotici balbettii: un impasto linguistico, un’imbastitura che non è esattamente percettibile nel suo essere meticolosa (precisa) o solo (ad arte) ridondante. A volte arrivano degli accordi di piano o altre emissioni acustiche a riportarci a un mondo più consueto e materico anche se il dato principale è quello per cui “il parassita” è un operatore differenziale del cambiamento, che eccita lo stato di un sistema esattamente come Richter è capace di fare rispetto alla tradizione acusmatica.

 

Marc Richter – Diode, Triode