Haptic – Ladder of Shadows

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CD – 901 Editions

Gli Haptic, ovvero Steven Hess, Joseph Clayton Mills e Adam Sonderberg, sperimentatori instancabili alla loro quindicesima prova insieme, con ben otto album in carriera, sono avvezzi nell’esplorazione di zone di confine molto sfumate, incerte fra composizione ed improvvisazione, vantando concerti, installazioni site-specific, residenze e perfomance che comprendono una vasta gamma di collaborazioni, oltre ad attraversare approcci stilistici alquanto differenti. Individualmente, i membri del gruppo hanno registrato per una moltitudine di etichette, tra cui Editions Mego, Relapse, Touch, Thrill Jockey, Kranky e Another Timbre, tra le altre. In questo nuovo progetto, Ladder of Shadows, edito per la 901 Editions di Fabio Perletta, rilascio che è composto da tre distinte composizioni, due che vanno oltre gli undici minuti e un’altra di oltre diciannove, sostanziale è anche la partecipazione di Olivia Block all’organo nella prima traccia e di Salvatore Dellaria ai synth analogici in tutte e tre le incisioni. “We Too Just“ c’introduce subito a una sorta di delicatezza delle trame, che non sono propriamente quietiste pur fra scampanellii e un piano onnipresente, dilatato nei tempi e accompagnato da un flusso incantatorio e ripetitivo. Nella successiva “Once”, la struttura portante del brano è sostanzialmente d’impronta drone-ambient, con frequenze arrovellate su se stesse e feedback ipnotici altrettanto sinuosi e ammalianti. Si chiude con “And Never Again”, con un piano ancora a scandire pause e tempi assai stratificati e meditativi, con synth dalla grana più reticolare, quasi rumori d’insetti e lamentii metallici, persistenti e in contrasto all’instabile ed ellittico flusso melodico. L’effetto è decisamente avvolgente, le spirali e le molte pulsazioni non danno punti di riferimento, risucchiando l’ascoltatore in un vortice lento ma fatale. L’album è stato registrato in un’unica sessione, seppure poi quei suoni sono stati – con la dovuta cura e precisione – manipolati e assemblati, procedimento che è abbastanza usuale per il trio, con Steven Hess e Adam Sonderberg che suonano nel loro studio a Chicago e Joseph Clayton Mills a Tempe, in Arizona, a migliaia di miglia di distanza. Notevole come sempre per 901 Editions anche il packaging dell’uscita che vede ancora il Mote Studio all’opera, abile nello sfornare un elegante e ispirato 6 panel digisleeve.

 

Haptic – Ladder of Shadows