Özcan Saraç – Copnvvvs

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CD – Kaer’Uiks

Copnvvvs è il debutto su formato esteso dell’artista, musicista e conceptual performer Özcan Saraç che va ad arricchire il catalogo della Kaer’Uiks, etichetta tedesca dedita a un experimental piuttosto rumorista, poliritmico e venato da decostruzioni digitali dalle multiformi sfaccettature. Assecondando le linee di ricerca dell’etichetta, anche in questo caso la mescola è iper-vivida, con forti venature glitch, noise e IDM, categorie stilistiche che oramai danno vita a indefinibili connubi, ai confini di molteplici pratiche artistiche e musicali. Il fuoco d’artificio elettroacustico ed elettronico è continuo nelle undici tracce presentate, senza sosta alcuna, assecondando un flusso seghettato e ansiogeno, poco propenso a soluzioni di comodo. Copnvvvs è opera vetriolitica ma elegante nel suo compact disc in policarbonato nero (con stampa negativa sullo strato superiore cromatico), accompagnata da un digipak a 6 pannelli di alta qualità in un’edizione limitata di soli 50 pezzi. La prima traccia dell’album, “AaAC7ES7F2n”, è subito rappresentativa della potenza messa in campo: sono dieci minuti d’iperboli dense e digitali, con parti vocali ricche d’effetti e manipolazioni varie, a malapena riconoscibili come tali, sottostanti ad un taglia-e-cuci assai abrasivo, martellante, pieno di gorgoglii, sciabolate sintetiche, sussulti percussivi e intrecci elettroacustici portati a uno stadio di parossismo auditivo. Non c’è nessuna melodia a far capolino fra i solchi, nessun contrasto organizzato ad arte fra le parti (pieno-vuoto, rumore-silenzio, interno-esterno). Tutto è compresente, sullo stesso piano, esibito in maniera sfacciata. Özcan Saraç vanta un curriculum e un approccio da artista globale – più che da musicista – e non cede a compromesso alcuno, sviluppando un impatto rumorista oltremodo contundente. Il suo riottoso brutalismo glitch generativo colpisce nel segno, anche in questo caso “sopra ogni cosa”, parafrasando il titolo di una sua installazione dalle altrettanto potenti istanze attiviste e politiche. Alle paure ingiustificate prodotte dalla simulazione messa in scena su scala globale la maniera di un artista di rispondere al controllo centralizzato è quella d’aumentare il grado di radicalità e scontro estetico andando a destrutturare – ad esempio – proprio le abitudini d’ascolto e i concetti di gradevolezza, decoro e armonia.

 

Özcan Saraç – Copnvvvs