Ohm – G5

ohm-g5

Cassette – Dinzu Artefacts

Ticchettii incalzanti, un costante ronzio di fondo, gong appena percettibili, sibili, frequenze trattenute, stridori metallici e altre tiepide ma egualmente sensibili emergenze auditive. Questo il campionario che v’aspetta all’ascolto della prima parte di G5, registrazioni che occupano per intero il lato A dell’edizione approntata da Dinzu Artefacts in formato cassette audio (disponibile anche in digitale). Solo dopo diversi minuti di attenta sintonia scopriamo essere queste sonorità il risultato di un live al Sonic Acts, festival che si tiene ad Amsterdam, organizzato dall’omonima istituzione, specializzata nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione di opere all’incrocio tra arte, scienza e teoria. Il trio – che nella seconda delle due parti presenta un’altra sessione registrata dal vivo, questa volta alla Gaudeamus Muziekweek, evento che si tiene ad Utrecht – è composto da Radboud Mens, Gijs Gieskes e Geert-Jan Hobijn, sperimentatori e musicisti non nuovi, anche singolarmente, ad un approccio audio-art, alla realizzazione di strumenti e apparati atti alla produzione di suoni, alla composizione e alla perfomance new media. Gli Ohm – in questo caso davvero il nome sembra essere un presagio – utilizzano una pletora di strumenti non tradizionali per costruire le loro trame, dense di sequenze iterate, meditative e ambientali nelle atmosfere, frutto di vibrazioni aeree, gentili ma anche un po’ inquietanti. Non è un caso allora che in un progetto collaborativo di tal fatta si siano già sperimentate anche installazioni site specific o che Geert-Jan Hobijn sia attivo da tempo come membro della crew Staalplaat Soundsystem, seminale combo nella popolarizzazione di un approccio multidisciplinare e DIY, attento nel realizzare opere e azioni sonore in spazi museali, ambienti industriali, luoghi pubblici urbani o extra-urbani. Con un trio siffatto e in versione live il tutto scivola anche verso forme interpretative più libere, dettate anche dalle improvvisazioni in tempo reale che si creano tra i musicisti, artisti che sono avvezzi a una distinzione differente e più sottile tra suono, rumore e musica. Non c’è nulla di esoterico o di particolarmente tecnologico riguardo a come queste musicalità sono espresse e anche distinguere da dove proviene il suono, sicuramente rende più agevole l’ascolto. Ogni fenomeno vibrazionale ha già abbastanza misticismo attorno a s

 

1Ohm – G5