Paul Kramer – Song Cycle (Vol.1)

song-cycle

V_____erlag für Handbücher, ISBN-13: 978-3946854050, German, 322 pages, 2016, Germany

Qual è il nostro personale e privato patrimonio musicale conservato nel nostro cervello? Noi collezioniamo canzoni da quando eravamo bambini ed esiste una memoria indefinita per loro. Alcune sembrano fisse, alcune le possiamo ricordare a piacimento, alcune riemergono nei sogni, o per qualche inspiegabile ragione, e alcune le possiamo ricordare quasi perfettamente non appena le si ascolta di nuovo, anche dopo molti anni. Il mistero dei nostri ricordi sulle canzoni sono interpretati in modo performativo da Paul Kramer, che risponde alla domanda iniziale, cantando e registrando tutte le canzoni che può ricordare in “sessioni” che sono associate a dettagli precisi sulle canzoni stesse. La dimensione privata, incredibilmente favorita dai social media (pensiamo solo a quanto siamo desiderosi di rapportarci con le celebrità), è quindi elevata all’essere sempre disponibile verso un pubblico. Kramer si basa su tutto quello detto sopra, esibendo il canto privato e libero come atto di lunga data, usando come mezzo la sua voce. Questo libro raccoglie le liste dettagliate di performance prese in oltre sessanta sessioni che coprono sette anni (2006-2013). Sono “introdotte” o spezzate da alcune citazioni, ma soprattutto dai commenti dell’autore, che rinforzano l’ingenuità del metodo, descrivendo, ad esempio le proprie regole e i dettagli di questa tecnica. Nell’insieme risulta un ritratto abbastanza intimo, una sorta di stampa-streaming della memoria sonora di una persona nel dettaglio, inclusa l’originale manifestazione dal vivo. Ma mettendolo in relazione a un servizio vocale basato su cloud, può essere considerato come una sarcastica sorveglianza di reverse engineering, in cui la memoria sonora viene distribuita sulla carta e cantata come se fosse l’ultima volta.