Ondrej Zajac – ICU

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Cassette – ACR

Con un non convenzionale artwork che associa la cassetta musicale di color rosso e l’interno della custodia in carta plastificata nera – elaborazione che insieme alla foto di copertina si deve a Mària Trnkovà – arriva quest’ultima fatica di Ondrej Zajac, sperimentatore slovacco e di base a Praga, chitarrista e musicista free form, fondatore ed head honcho della Météore, personale micro-label dalla vocazione handmade e dalle millesimate uscite. Nelle sequenze qui dipanate non si va tanto per il sottile: “non aspettatevi garbate melodie” dichiara lo stesso autore. Le sonorità di ICU s’imprimono graffianti, eclettiche ed irregolari, in particolare grazie a trattamenti parecchio digitali e urticanti, con ambientazioni futuribili, metalliche e un poco industriali. Ondrej Zajac continua ad esplorare la chitarra come un mezzo che produca rumore e dissonanze estetizzanti ma l’impostazione stavolta è più a tutto tondo e trascende comunque la sola sapienza strumentale, riuscendo a coinvolgere all’ascolto in maniera più astratta e totalizzante. Sono sei le composizioni presentate, tre per ognuno dei due lati della cassetta e i suoni magnificenti e impressivi subito ci trasportano con “Crucified Serpent” – prima traccia in scaletta – in direzione d’una emozionale partecipazione, alimentando un climax che poi viene mantenuto sempre alto anche nelle successive incisioni, assecondando traiettorie solo apparentemente grezze ma decisamente evocative, suscitando una reazione assai intensa, forse dolorosa e cupa per lo stesso artista. Ondrej Zajac aveva già abituato il suo specialissimo e selezionato pubblico ad un approccio avanguardista e radicale, forte di tecnicismi e qualità improvvisative fuori dal comune. Perfino le scelte operate sulla sua etichetta testimoniano d’una coerenza musicale tenuta ben salda e focalizzata su quello che per lui è importante: un approccio diretto, onesto, che faccia i conti senza tanti fronzoli con le espressioni più viscerali, anche inclementi, della propria intima esistenza. Ondrej Zajac prima di ICU è stato sottoposto ad un non banale intervento chirurgico e questo progetto in qualche maniera cerca di rievocare la storia di quella esperienza. Si potrebbe dire che è la registrazione di quel dolore, della biofisica e biochimica di un preciso accadimento, una traccia mnemonica che è stata incisa nel sistema nervoso, una rete neurale o un frammento di memoria distribuita su aree sensorie, che l’artista questa volta efficacemente decodifica senza concettualismi e mediazioni di sorta.

 

Ondrej Zajac – ICU

 

ACR003: Ondrej Zajac – ICU (SAMPLER)