Stephan Mathieu – Un Cœur Simple

StephanMathieu_UnCoerSimple

CD – Baskaru

Basato sull’omonimo racconto di Gustave Flaubert, Un Cœur Simple nelle evoluzioni quietiste, dilatate ed oniriche di Stephan Mathieu in maniera abbastanza speculare all’estetica flaubertiana del testo tiene fede ad una narrazione oscura, fervente, intrisa da ambientazioni desolate e immanenti. Se – come affermava Italo Calvino – Un Cœur Simple è una lettura tutta “di cose che si vedono” e “dalla essenzialità della scrittura, dalla semplicità delle cose e delle parole, dal miracoloso sublime d’en bas che lo scrittore ha saputo ottenere” si ottiene la giusta attenzione, così nelle evoluzioni astratte dello sperimentatore e sound-artista tedesco il carattere apparentemente privo d’avvenimenti importanti è permeato tuttavia da una ricchezza di dettagli, da un lirismo poverista, appagante all’ascolto e mai schematico. È un lavoro minuzioso quello che compie Stephan Mathieu, con passaggi ad arte irrisolti e le atmosfere sempre in bilico fra l’illusione ed il mistero, dove nulla sembra esistere per causa sua stessa ed il tempo e lo spazio hanno perso la capacità di stabilire relazioni di interdipendenza univoca. Comunque le raffinate e al tempo stesso austere composizioni non sono organizzate in guisa d’una riscrittura sequenziale o di una nuova rappresentazione in chiave audio della storia: un semplice motivo è giocato su un’arpa e alcune field recording – anche più organiche- fanno capolino fra i solchi, come pure non mancano frammenti di musica cameristica, in “Devenir Sourd”, le distorte vibrazioni e i sussulti glitch, impressi nel dipanarsi delle sonorizzazioni. È un lavoro veramente affascinante questo di Mathieu, che conferma le suggestioni per il passato espresse attraverso strumenti e procedimenti d’avanguardia. Aurelio Cianciotta

 

Stephan Mathieu – Félicité