Greg Haines – Where We Were

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CD – Denovali

Il violoncellista e sperimentatore inglese, adesso di base a Berlino e in forza alla Denovali, è ben conosciuto nelle enclave neo-classiciste contemporanee per i suoi lavori, sempre densi di partiture elegiache e orchestrali giustapposizioni (lo ricordiamo ultimamente anche per la collaborazione con il nostro Andrea Belfi in “Wege”, su Room 40). Un attitudine che ritorna anche in questo “Where We Were” ma che è sopravanzata da una decisa e più voluttuosa aderenza, fitta di articolate progressioni ambient-psichedeliche, sinuosa nelle sfaccettate trame elettroniche, sintetiche e dalle influenze space. Il climax ipnotico conquista piacevolmente all’ascolto anche se una certa inquietudine comunque serpeggia fra i solchi, dando alle sequenze accenti cinematici, fluenti nei droni insistiti ma mai monocordi, fluttuanti in diafane digressioni. L’esplorazione è sognante, solo vagamente melanconica, autunnale, e si dipana comunque in differenti “stati emotivi”, con pattern sempre musicalmente molto definiti. Non mancano echi dub, suoni acustici e digitali che forgiati per mezzo di una vasta gamma di strumenti analogici e registratori sono capaci di materializzare una varietà d’intrecci decisamente vivida e pulsante. Sono otto le differenti tracce comprese nell’album – per una durata complessiva di circa 45 minuti – ma il continuum delle atmosfere è comunque intenso e coinvolgente, classicheggiante e astratto ma allo stesso tempo pregno di una bellezza eterea attualissima. Le frequenze e le modulazioni ci avvolgono in maniera assai raffinata e impalpabile, ora quietiste ora più ritmiche, alternate a momenti meditativi. Un interessantissima evoluzione questa di Greg Haines che apre le possibilità a nuove traiettorie stilistiche.

Greg Haines – Where We Were [Album Teaser]