Trevor Paglen – The Last Pictures

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University of California Press, ISBN-13: 978-0520275003, 208 pages, 2012, English, USA

Il concetto di “capsula del tempo” è strettamente legato a un’immaginazione che potrebbe essere attivata in un tempo futuro, in maniera tale che un evento possa diffondere contenuti ad un pubblico sconosciuto, generando sorpresa, interesse e reazioni imprevedibili. Questo libro è più d’un semplice catalogo e documenta approfonditamente un lavoro ambizioso. “The Last Picture project” di Trevor Paglen – in realtà – è incentrato sulla sua selezione di 100 fotografie del secolo passato (alcune di loro sono dello stesso autore), immagini che furono incise su d’un disco di silicio (racchiuso in un guscio placcato in oro) e collocate all’uopo in un satellite per telecomunicazioni EchoStar XVI, inviato in orbita attorno alla terra. Come in precedenti lavori l’autore solleva una serie di questioni: discutendo la durata dell’esperimento fotografico (centinaia, migliaia, miliardi di anni?) ed il suo ambizioso obiettivo di rappresentare la complessità umana contemporanea viene approcciato con una personalissima e allo stesso tempo universale visione, che d’emblée “zittisce” ogni singolarità. Paglen è in grado di giocare concettualmente con geografia ed arte, esibendo l’atteggiamento d’un giocatore di poker. Egli è in grado di suscitare aspettative o contenere i giochi, creare tensione o semplicemente combinare opere di diversa foggia. Infine, c’è il ruolo specifico di questo libro, in quanto tale. Tecnicamente parlando The Last Pictures è una versione di lusso del contenuto inviato nello spazio oltre il pianeta, stampato su un supporto ragionevolmente durevole ma ancora etereo. Sembra così riflettere il rapporto squilibrato fra stampa digitale e conservazione, in una maniera decisamente indefinita e visionaria.