uberKITSCH_series, lo schermo nella sua prospettiva doppia.

uberKITSCH series

Lo schermo è il luogo che accoglie la verità (presunta) della nostra società mediatica. I pixel illuminati cambiano costantemente, rappresentando il reale attraverso i loro colori in continuo movimento e le loro icone costruite. Il reale e il fittizio sono sempre affiancati, ma è impossibile dire con certezza distinguerli. Questo scontro fra virtuale e reale è anche una conseguenza della storia dei media, dove ogni medium ha sempre ‘digerito’ il suo predecessore. Nel uberKITSCH_series (del gruppo degli Ubermorgen, autore di progetti di net art quali Injunction Generator e SellTheVote), si fa una breve analisi della relazione fra lo schermo inteso come una rappresentazione perfettamente pulita delle rappresentazioni di oggetti attraverso le icone e la nostr apercezione dello stesso schermo attraverso scatti fotografici. Sempre lo schermo è così rappresentato così come l’avrebbe fatto una macchina, e al contempo come è possibile vederlo attraverso la matrice dei pixel. Queste due diverse prospettive dello stesso oggetto (quantità di pixel) sono messe a fianco l’una dell’altra, testimoniando la mediazione delle informazioni grafiche e sottotitolate da alcune ironiche definizioni di Dio, interpretando questo confronto. I difetti reali visibili nelle foto dello schermo, comparati con la perfezione degli screenshots possono essere visti come un’altra metafora della scomoda relazione fra i difetti degli oggetti fisici e la loro rappresentazione entro lo spazio perfetto del dektop virtuale.