Debates & Credits, Media / Art / Public Domain

Il concetto di spazio pubblico, pur se originariamente inteso come il luogo fisico di confronto, scontro e dibattito della città ha subito una radicale trasformazione col passare degli anni e ora comprende appieno tutta l’immateriale produzione mediatica. Questo progetto multiforme di artisti russi coadiuvati dal centro olandese De Balie, riesce a produrre una discussione articolata del vissuto degli spazi pubblici attraverso interventi e incursioni mediatiche, pronte a mettere in discussione molte delle convenzioni che ci accompagnano nel territorio urbano. Uno degli aspetti più interessanti della maggior parte delle azioni condotte è quello di aprire finestre mediatiche nella realtà, innestando proiezioni, rappresentazioni murarie in pixel-mattonelle, scritte e suoni nel tessuto vitale di luoghi affollati. Le performance effettuate in Russia, in particolare, mettono in luce le mutazioni a cui è stata sottoposta una nazione stravolta in vent’anni dagli eventi storici e che testimonia accellerazioni in avanti a rotta di collo e strattoni verso un calcificato passato culturale e sociale, non facilmente irregimentabili con un’analisi tradizionale. In questi contesti l’interazione in strada e gli squarci che gli alfabeti digitali aprono nella quotidianità riescono ad interagire perfettamente, regalandoci una visione che è al contempo innovativa nel far fiorire una realtà mediatica con tutte le sue contraddizioni, e storica nel riportare l’attenzione sullo spazio condiviso, contro la tendenza morbosa d’intrusione negli spazi privati, tanto cara alle multinazionali dell’entertainment. Va infine segnalata la pregevole grafica che riproduce le samizdat ciclostilate, rispecchiando lo stesso spirito di riappropriazione della realtà e della storia dei media.