Niton – Cemento

niton-cemento

CD+Flexydisc – Pulver & Asch

“Usimende”, primo brano in scaletta di Cemento dei Niton è subito fascinoso, notturno e molto immaginifico, assolvendo perfettamente al compito d’introdurre sonorità con particolare cura lavorate, sognanti e in qualche modo neo-psichedeliche o krautrock. I pezzi proposti sono quelli suonati live nell’arco degli ultimi quattro anni dalla band, che è formata da Luca Martegani (ai sintetizzatori analogici), El Toxyque (con una ricca strumentazione che va dal banjo alla pipa, passando per il marranzano e svariati altri oggetti musicali) e Zeno Gabaglio (principalmente al violoncello elettronico), incisioni che adesso sono pubblicate dalla Pulver und Asche di Chiasso e dalla berlinese Shameless e sono state mixate e masterizzate nello studio e laboratorio di sperimentazione sonora del trio a Barasso, vicino Varese, zona di laghi alpini e pace assoluta. Il coacervo di elettronica e acustica, nervi e piacevolezza, suoni sperimentali e melodia, atmosfere cupe e lisergiche, diventa il pretesto per lo stesso titolo dell’album, che evoca il cemento, un materiale che in realtà è a sua volta l’insieme di altri materiali e tecniche, minuziosamente agite allo scopo d’ottenere qualcosa di più resistente, compatto e coerente. A questa solidità multiforme delle trame s’aggiunge una notevole dose d’estetica e concettualismo che trovano la maniera d’esprimersi anche nei video di RO-M, ovvero Roberto Mucchiut, che accompagnano ognuno dei sette brani presentati e dall’artwork decisamente raffinato, che si deve a Julian Lars Gosper e ad Alfio Mazzei che ha invertito uno dei presupposti fondamentali dell’editoria musicale, sovrapponendo contenuto e contenitore. Uno dei brani, “Maas”, è infatti stampato su un flexi-disc trasparente che mediante una saldatura plastica diventa l’imballaggio del tutto, mentre il disco di cartone posto all’interno ha delle scanalature che non gli permettono di riprodurre musica. Al contrario: il disco di cartone quando è nel suo contenitore ostruisce il foro che permette di fissare il flexi disc al piatto del giradischi. Quindi per poter ascoltare la musica occorre rimuovere il dischetto di cartone e posizionare il contenitore direttamente sul giradischi. Noi vi consigliamo di lasciare tutta la confezione com’è e di ascoltare i file digitali ad alta definizione e possibilmente in cuffia: l’effetto è comunque notevole.

 

Niton – Cemento