Fabio Perletta + Asmus Tietchens – Deflections

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CD – Aufabwegen

In un elegante digipack in cartonato a colori, progettato dallo stesso Fabio Perletta, arriva un interessante progetto collaborativo. Partner dello sperimentatore originario di Roseto degli Abruzzi e adesso di base a Berlino, nonché label owner di Farmacia901, è Asmus Tieschens, compositore di Amburgo ben conosciuto dal pubblico experimental ed elettroacustico, un autore che nelle sue uscite – contrariamente ad altri in queste enclave – quasi mai si abbandona a ragguagli tecnici o a narrazioni metodologiche ma che in questa occasione tiene a sottolineare quanto siffatta ricerca abbia a che fare con l’instabilità e il decadimento fisico del suono, con l’atonalità e una percezione ultrasottile. L’album è prodotto dalla Aufabwegen – etichetta altrettanto avvezza ad ardite escursioni musicali, annoverando in catalogo nomi come Marc Behrens, Francisco López, Simon Whetham e Konrad Kraft, fra gli altri ­– e l’intento sembra essere proprio quello d’una investigazione sugli spazi vuoti, sul quasi inascoltabile e sul silenzio, agendo millimetricamente su strutture residuali e sintonie evanescenti. Dai tappeti sonori a fatica distinguibili affiorano infatti sibili egualmente ovattati, respiri, una miriade di dettagli altrettanto immateriali e fievoli, prodotti di un microcosmo astratto e subliminale. Questo genere di opere offrono quasi sempre dei modelli per una rimodulazione percettiva negli ascoltatori – succede anche quando sono i contrasti tra i volumi ad essere esplorati – ma nel caso di Deflections, tuttavia, limitare il suono sotto una certa soglia non necessariamente pare essere un esercizio di minimalismo: l’inedito duo non sembra interessato ad algidi formalismi né ad interpretazioni estetico-quietiste. È il tempo a scandire le sequenze, le proporzioni tra le parti, l’avvicendarsi delle granulose emergenze auditive. Le ultra rarefatte emissioni sembrano arrivare dal vuoto, ma hanno cadenze studiate e puntuali, deviazioni attente che, pur funzionando alla stregua di vaghi e diradati componimenti, sono in realtà delle vere e proprie serie aleatorie, costruite su effimere concatenazioni, risonanze ambigue e fragili, ma ancora capaci di emozionare chi riesca a lasciarsi andare sottraendosi alla dittatura del volume.

 

Fabio Perletta + Asmus Tietchens – Deflections