Mokumedori – Mokumedori

mokumedori

CD – Dewfall

Mokumedori è una sound-artista nipponica che compone e suona musica utilizzando strumenti giocattolo e articoli d’uso casalingo. Parallelamente a questo già distintivo approccio, Mokumedori è anche avvezza ad un altrettanto atipico artigianato artistico che la porta a realizzare oggetti di scena e maschere, utilizzati poi nei club, nei festival o negli spazi espositivi dove con regolarità si esibisce. Questo è il suo primo album – dal titolo omonimo – e un senso di garbata nostalgia è il sentimento che ad un primo ascolto scaturisce dai solchi, grazie a trattamenti in alcuni passaggi decisamente sperimentali e in altri più musicali, armoniosi e melanconici, inframezzando citazioni da chanson française un po’ enfatiche e circensi, oppure con tenui riferimenti alla scuola italiana dei compositori “cinematici” fra anni sessanta e fine dei settanta (in alcuni passaggi vengono in mente sequenze da film di kung-fu nei momenti più “interlocutori”). Non mancano nemmeno certi echi classici in questo avant-pop comunque molto avvolgente e magico: come in una soundtrack straniante e ipnotica che illustri tableaux vivants – la stessa Mokumedori definisce queste sue suggestioni come un “picture story book in motion” – l’effetto è complessivamente spiazzante, piuttosto incantato e gentilmente psichedelico. Le componenti musicali più elettroniche e i sample, che forse ad arte non sono mai enfatizzati, cedono il posto a una dimensione solo apparentemente più naif e giocattolosa, che dal vivo – ci sembra – risulta più marcata da sperimentalismi e fornisce comunque una specie di substrato alle “azioni strumentistiche”. Insomma, sembra proprio il connubio di tutti gli elementi in gioco a funzionare, come sempre dovrebbe essere quando si abbraccia tout court una dimensione espressiva di stampo performativo e concettual-spettacolare. Alla Dewfall Records, indipendent label che ha base a Tokyo, possono essere davvero soddisfatti di questo esordio, che lancia definitivamente Mokumedori nel novero di una scena performing-art sempre più densa e ricca di talenti. Non da ultimo è da segnalare come questi intrecci – di grafica, musica, effetti sonori e teatralità – si rifacciano comunque a una tradizione anche abbastanza eclettica ma coerente, che nei nomi di Roman Kachanov, Jan Švankmajer e Jean-Pierre Jeunet vede gli ispiratori più diretti per tali surreali e sonore animazioni.

 

  • 木目鳥 -Mokumedori- murre
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  • Mokumedori – Mokumedori
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