Celer – Akagi

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CD – Two Acorns

Due registratori reel-to-reel e due loop di tastiere dalla struttura temporale simile ma con differenti accordi sovrapposti. Sono sonorità molto quietiste, beatifiche e avvolgenti all’ascolto quelle che fluiscono dai solchi di Akagi e non stupisce che Will Long, aka Celer, abbia progettato queste sequenze per un evento di yoga dal vivo al tempio Yougenji nel nord di Tokyo. Sono diverse le combinazioni che simultaneamente sono agite, integrando alterazioni manuali del volume e regolazioni di alti e bassi nell’equalizzazione, con una spiccata propensione nel favorire un’atmosfera calda e meditativa. Seppure nutrito da una struttura musicale essenziale, nel continuum di circa 80 minuti il tema della rimembranza assume nuove sfumature: le memorie sono una forma di “attenzione” e – come in molte meditazioni guidate – il rilassamento profondo è in grado di connetterci più facilmente con la nostra stessa essenza. Alla Two Acorns, label fondata nel 2010 da Long, non si fa uso d’enfasi alcuna per descrivere il progetto e inquadrarlo stilisticamente, sembra quasi un affare privato o piuttosto qualcosa di molto intimo e sensibile, che scaturisce da un’assopita percezione nel ricordo di evocate routine familiari, per le quali – infine – tutta la polvere, tutto il passato morto, vengono trascesi, rivoltati in una vibrante pacatezza e ordine di natura. Quello del quietismo in musica non è certo un fenomeno nuovissimo: “in qualche modo questa musica continua a riempire la mia mente con quei ricordi seduto nella sua stanza” il compositore dice “a guardare la tv fino a tarda notte con lei quando i miei genitori erano fuori a cena, o le tende di pizzo nebuloso alle finestre, che si muovono nella brezza pomeridiana”. Dall’antichità classica al Novecento e fino alle ultime avanguardie ancora la musica è anche uno sfondo, un’ambientazione piuttosto sentimentale ed elegiaca che ci parla delle nostre intime sensazioni, surfando intorno a più o meno insistiti concettualismi.

 

Celer – Akagi