Moon Zero – Tombs

MoonZero

2CD – Denovali

Dietro l’enigmatico moniker di Moon Zero altri non si nasconde che Tim Garratt, giovane artista londinese, sound designer e film maker dalle tensioni lynchiane, sperimentatore a suo agio con ambientazioni piuttosto noir e cupe. Le partiture di Tombs – seguendo il filo conduttore d’un ispirazione assai rarefatta e ambientale – sono state abbozzate, suonate e poi registrate interamente in chiese, spazi ideali per sonorità così algide ma sontuose, luoghi sacri che possono vantare riverberi ineguagliabili per le armoniose elaborazioni, frutto di connubi spesso estremi ma ispirati. L’autore sembra aver orientato il suo lavoro in maniera tale da poter essere adattato senza indugi a una performatività live, anche se le sequenze utilizzano una vasta gamma di strumentazione, comprendendo strumenti quali organi a tiranti, basso synth, processori FX e pedali per chitarra. I concetti di “spazio autentico” e “profondità del suono” permeano tutte le quattro tracce seminali comprese nel primo dei due cd, ma anche nei remix di Sun Hammer, Zvuku, The Cyclist e Bruised Skies non ci si allontana dal seminato, rimanendo nel solco d’una ispirazione rappresa ed elegiaca. Si passa poi, nell’altro cd, a “Loss”, altre quattro tracce, risultato di un anno passato in maniera specifica ad elaborare intuizioni e tecniche su come affrontare i live, ogni volta rafforzate dall’esperienza accumulata sul campo. Sono strati di suoni che si sovrappongono, ammalianti e lacunosi, eterei, alfine decisamente poco acquietanti, rappresi fra nostalgia ed inevitabilità, mai scontati o fuori registro.

 

Moon Zero – Endless Palms