Gender Sensitivity In World Of Warcraft by Angela Washko, feminism? WoW!

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World of Warcraft (detto anche WoW) è attualmente il gioco massively multiplayer online più giocato attivamente, potendo vantare circa 10 milioni di abbonati. Le dinamiche che lo governano sono simili alle regole canoniche dei giochi di ruolo on-line: i giocatori, dopo aver creato un avatar personalizzato e completato il profilo, potranno immergersi in un mondo virtuale in 3D dove interpretano un certo ruolo. Il gran numero di persone che possono interagire uno con l’altro danno vita a condizioni persistenti in cui fare amicizia, combattendo contro o in l’alleanza con personaggi controllati da altri esseri umani e gradualmente raggiungendo nuovi obiettivi. In cifre, il mercato rivela che ci sono molti appassionati di questo genere di giochi in tutto il mondo. A questi appartiene anche Angela Washko, l’artista di New York che ha minato l’idea di “gioco” – di solito visto come un’attività per il tempo libero – portando all’interno di WOW gli stessi argomenti e le discussioni del mondo reale. La Washko ha curato e selezionato una vasta serie di discussioni che aveva con altri giocatori, maturata in una vera e propria indagine sul femminismo e – più in generale – sulla sensibilità di genere. La ricerca della Washko si muove all’interno di una vasta gamma di diversi tipi di utenti ed è stata arricchita da molti materiali, sia testuali (derivati dalle discussioni nate all’interno del gioco) che video, molti dei quali sono accessibili in linea con i commenti. Il profilo che emerge descrive una comunità virtuale, più reale che mai, sessista e piuttosto ostile verso le sensibilità di genere. In breve, la cara ragazza giocatrice quando ha finito di perdere il suo tempo online deve tornare a sbrigare le quotidiane faccende di cucina. Benedetta Sabatini

  

World of Warcraft Explains Feminism Live