Nad Spiro – Atomic Spy

Nad Spiro

CD – Geometrik
Sonorità piuttosto cupe e attorcigliate, cerebrali, dense di ripiegamenti elettronici vecchia maniera, con emergenze auditive alquanto industriali e rumoriste, frammiste a droni, inserimenti percussivi di taglio elettroacustico e rappresi intermezzi vocali. Il tutto alimentando suggestioni decisamente maudit, atmosfere piuttosto allucinate e claustrofobiche, che tuttavia s’imprimono fascinose soprattutto perché dipanate in maniera assai attenta all’evolversi del flusso musicale in gioco. Come di consueto Rosa Arruti – questo il nome reale che si nasconde sotto l’alias di Nad Spiro – è abile nel manipolare differenti texture, evocando con tecniche experimental un mondo di suggestioni decisamente più dark e underground, dove tuttavia gli elementi strutturanti pur rimanendo più accessibili rispetto ad eccessivi concettualismi, comunque sono partecipi d’una operatività di nicchia, assommando all’ambientazione onirica procedimenti non convenzionali di cut-upping e montaggio, infarcendo di spettrali loop armonici e campionamenti chitarristici. La narrazione incede notturna, iper-metropolitana, con un gusto ballardiano per l’amorfo, per il sintetico e l’inorganico, che pulsa sostanzialmente d’uno svolgimento autoreferenziale, ambiguamente agitato nell’infondere semplici giustapposizioni e malie trasversali. L’uscita vede la luce su Geometrik Records, l’etichetta storica di Nad Spiro, quella sulla quale ha pubblicato Vs. Enemigos De Helix, Fightclubbing e poi Tinta Invisibile, un percorso musicale che iniziato discograficamente nel 2000 ancora riluccica d’una passione molto forte ed estrema, malsana ma certamente accattivante.