I Love The Internet & The Internet Loves Me – The Power Of Text

I Love The Internet & The Internet Loves Me

Jamie Allen ha utilizzato una classica strategia per correlare due dimensioni alquanto differenti – il molto intimo e il molto pubblico – mantenendo la loro rispettiva integrità in un mezzo sostanzialmente specifico. Il suo lavoro, “I Love the Internet and the Internet Loves Me“, dispone di un banditore digitale, nella forma di una colonna con un computer connesso e un megafono sopra di esso che “legge” ad alta voce il proprio personale feed di Facebook. L’installazione è collocata su un molo vicino al mare e trasmette tutte le sue amicizie private, relazioni, commenti e “indiscrezioni”, rivolgendosi ai passeggeri delle navi che passano. Intuitivamente la dicotomia tra pubblico e privato è solo cortocircuitata, rendendo il privato pubblico attraverso una mediazione tecnologicamente neutrale. La traduzione tra un testo digitale personale e le parole pronunciate in un luogo pubblico è un atto specifico, forse anche politico. Su un versante si vanifica l’intimità del computer e nei termini di servizio facebookiani si va alterando l’output testuale, affermando in questa maniera il suo reale valore intrinseco.