Phase = Order, evadere lo schermo

Phase = Order

Nel campo del live-media la bi-dimensio- nalità dello schermo è da tempo un limite che gli artisti cercano di superare adottando strategie differenti. Joris Strijbos, membro dell’ensemble Macular, ha trovato un modo per trasferire la sua ricerca nell’ambito dell’audio-visivo al di fuori dei vincoli consueti. Recuperando l’eredità dell’optical art e dell’arte cinetica, a partire dal “Modulatore di Spazio Luce” di László Moholy-Nagy, Phase = Order è un’installazione in cui un’unica sorgente luminosa è proiettata su una schiera di pannelli mobili. Impiega novantasei schermi trasparenti montati su servomotori, disposti in una matrice di 12 x 8 sulla superficie neutra di un piano bianco. Controllando attentamente la rotazione di ciascun pannello attraverso un processo algoritmico, il sistema compone figure dinamiche di luci e ombre, riflessioni e rifrazioni, in cui le interazioni tra i singoli elementi, strutturate attraverso relazioni organiche e governate da principi di feedback, generano un campo visivo complesso in cui l’occhio è invitato a perdersi in traiettorie senza fine ai limiti della cognizione.

Matteo Marangoni