Audrey Chen + Robert Van Heumen – Abattoir

Audrey Chen

CD – Evil Rabbit
A un inizio subito inquietante, modulato facendo leva su vocalizzazioni gutturali stridule, innervate da efferatezze rumoristiche ed improvvisative, Robert van Heumen, intervenendo su laptop e controller, fa seguire combinazioni strumentistiche, selezionate in droni fortemente disturbati, con annesse cliccherie, hum, salti di volume ed emergenze auditive di vario tipo. I passaggi vocali di Audrey Chen risultano insistiti in maniera davvero estrema e altresì – in guisa decisamente non convenzionale – anche i suoi interventi al violoncello, sembrano conformati per esiti d’estetica radicale, convogliando confluenze ispide e assai immaginative. Bruitismo digitale in articolazioni free form, espressione d’attitudine veemente, nell’esasperazione dei conati, dei vagiti e delle lamentazioni atonali, eseguite con tecniche di respirazione continua, così come incessante è il lavorio elettronico, intriso di potenti distorsioni, melanconiche melodie e sperimentali connubi. Intrecci d’autore, evidentemente non elaborati per compiacere un pubblico mainstream o solo quietamente disponibile a cauti stilismi di ricerca.