Thomas Peter – Medir

Thomas Peter

CD – Domizil
Sonorità immaginate per arredare spazi virtuali, sequenze dilatate e calibratissime (non a caso ‘Medir’ significa ‘misura’ in lingua spagnola), articolate in una produzione abilmente disseminata di droni, pause ed ispirati trasalimenti auditivi. Progetto maniacalmente organizzato da Thomas Peter, diffuso e sommesso, in bilico tra attese spasmodiche e caute emergenze sensoriali, argomentate nel corso di undici tracce, annettendo anche quelle pause che tra le successive incisioni sembrano quasi far parte della stessa intima struttura compositiva dell’opera. Substrati e riflessi acustici, risonanze oscure, delicate, vibranti per emozione e respiro, che qui si fanno sostanza volatile, intrise di sibillini accordi, sospese e sfuggenti, nello struggimento d’assenze-presenze, rese comunque vivide pur nella statuaria confezione. Equilibrio, ordine imperioso, che viene continuamente re-inventato in direzione antinomica: continuità e discontinuità , alternanza ispida e grazia delle parti, diventano elementi quindi d’un insieme assai reattivo e sensibile.