CD – Extreme
Ispirato dalle sonorità di Pauline Oliveros, compositrice sensibile, virtuosa della fisarmonica, Claudio Parodi riprende nell’uso limitato della strumentazione – ridotta a soli minimi inserti di sottofondo e a due clarinetti turchi (il clarinetto soprano in sol di metallo) – procedimenti d’intonazione armonica, assonanti, cupi, melanconici e fascinosamente ripetitivi. Immedesimazione nella poetica e nella tecnica d’altri autori, quella dello sperimentatore italiano, che non è nuova al suo consueto operare, visti i precedenti nell’omaggio – qualche anno fa – ad Alvin Lucier. Strategie che si rivelano feconde – infine – proprio nell’addomesticare le atmosfere, seguendo vocazione improvvisativa e modulando parti più strutturate e ‘pensate’, in una mescola comunque calibrata e ingegnosa. Operazione di camouflage stilistico che evolve potenzialmente – pur in cotanta ma trattenuta riflessione – verso le nuove forme e commistioni acustico-digitali della ricerca elettronica ultimissima.