Gene Bowen – Bourgeois Magnetic

Gene Bowen

CD – Amorfon
Davvero uno splendido album, ‘Bourgeois Magnetic’, intriso d’evoluzioni per lo più pianistiche, sensibili, cristalline, sospese ed eteree. Una produzione che risale al 1981, anno nel quale questo progetto fu inciso e pubblicato per la Cantil Records, etichetta gestita allora insieme ad Harold Budd dallo stesso Eugene Bowen. Gli influssi, naturalmente, sono quelli tipici delle prime post-avanguardie anni ottanta, nella scia d’esperienze che partendo da Satie, sfociano poi nel minimalismo statunitense, per convergere infine nelle teorizzazioni ambient di Brian Eno, nelle musiche ‘ubique’ ed ‘oblique’ che preannuncieranno con cesure ancor più decisive i primi vagiti d’un elettronica ormai destinata ad invadere ogni campo del quotidiano. Eppure all’ascolto non è quella della rievocazione storica la molla principale che spinge ad un incantata fruizione: le tenui astrazioni riportano piuttosto alla tabula rasa, a una partecipazione stranita. Note senza tempo, che nell’approccio autenticamente sperimentale non disgiunto dalla necessità d’affermare le ragioni dell’anima, ritrovano una dimensione fortemente conoscitiva e consapevole.