OSCulator, interfaccia per human synthesizer

OSCulator

OSCulator è un nuovo potente motore di interfaccia (purtroppo non open) che permette di connettere e comandare svariate multimedia device, permettendo una flessibilità di configurazione incredibile. Questo software usa, come già suggerisce il
nome, la tecnologia OSC (Open Sound Control), protocollo progettato appositamente per la comunicazione tra computer e multimedia device in tempo reale, leggero ed altamente configurabile. Nello specifico OSCulator viene presentato come interfaccia tra il controller wireless della Nintentdo Wiimote e Kyma X, ambiente per la produzione e postproduzione audio. Il computer riceve gli input inoltrati dal Wiimote attraverso una sensor bar, e OSCulator si occupa del parsing con Kyma X, eseguendo le operazioni ad una velocità tale da ottenere delle performance di interazione altamente responsive. In questo senso, notevole è lo spostamento di orizzonte che questi software di produzione audio subiscono a livello interattivo e quindi performativo. Fin’ora eravamo abituati ad avere a che fare con slider e knob grafici, griglie di sequencing da riempire meticolosamente con le nostre ritmiche a colpi di mouse. Alcune delle interfacce di questa classe di applicazioni addirittura replicano pedissequamente rack di macchine analogiche, con tanto di cavi penzolanti, jack e pin. Diversi sono stati i tentativi di creare controller hardware ad hoc per maneggiare più agevolmente ed in maniera effettiva questi programmi, alcuni ben riusciti altri meno, ma spesso restando nell’ana-logica memoria di un’interazione obsoleta. OSCulator, sperimentando con Wiimote e Kyma X, raggiunge differenti paradigmi di composizione, certo non concettualmente nuovi, ma per la prima volta ultra flessibili e con potenzialità enormi, instaurando una più forte componente fisica che, paradossalmente, ritorna ad occupare una sua centralità nell’atto della produzione musicale come atto fisico del ‘suonare uno strumento’, e come performance visuale. In tal modo, ciò che è possibile fare col proprio corpo trova una traduzione audio adeguata, slegandosi dalla dittatura del mouse e potendo contemporaneamente controllare con semplici e veloci gesti una molteplicità di istanze fino a questo momento impensabile. Volendo inoltre vedere il Wiimote come una sorta di estensione protesica del proprio corpo, entrando qui nella sfera ibrida tra ‘wearable’ e ‘cyborg’, mai come in questo caso, e grazie alle ridottissime dimesioni della device, l’atto della produzione musicale viene proiettato direttamente sul corpo umano, vero sintetizzatore performante.

Tony Canonico