Mattin – Proletarian Of Noise

Mattin

CD – Hibari
‘Come puoi credere a qualsiasi cosa essi ti dicano?’, questa la prima riga di testo dopo i battiti, tamburellati su di un tavolo, su una tastiera o cos’altro, nelle registrazioni di ‘Computer Music/Post Fordism’, intro di ‘Proletarian Of Noise’, nuovo progetto di Mattin, controverso sperimentatore ed attivista di base a Bilbao, già in passato positivamente coinvolto nel movimento freeware ed anti-copyright, oltre ad esser ben noto per le sue dissonanti apparizioni live. Aspro nelle proposte il rifrangersi di teorie, radicalità e violenza sonora, nel contrasto tra volumi estremamente alti ed estremamente bassi, feedback ed improvvisazione, urtante ma allo stesso tempo geniale quando idealmente la ricerca elettronica diventa la semplice percussione d’un case di computer o la correlazione dei concetti di ‘rumore’, ‘capitalismo’ e ‘democrazia’ in postulati estremi almeno quanto i suoi stessi suoni. Impostazione coerente che lo vede on line rendere liberamente disponibile gran parte della propria produzione artistica. Utilizzata sovrapponendo il simbolo del dollaro ad un occhio del bambino lì ritratto è da segnalare anche l’immagine di copertina, plagio dell’album ‘King of Noise’ di Hijokaidan, combo giapponese che già dalla fine degli anni settanta integrava crude forme di performing art e rumorismo.