WhisperBox, installazione sonora interattiva in Second Life

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Second Life, uno dei MMORPG che vanta il maggior numero di “abitanti”, è un ottimo punto di osservazione per verificare come il confine tra reale e virtuale tende a diventare sempre più labile. Negli ultimi mesi SL ha registrato lo sbarco di nomi importanti del mondo reale, quali la Reuters che ha aperto una redazione virtuale o l’IBM che ha scelto di sperimentare qui la propria idea di v-business (business virtuale). Inoltre molti eventi quali lecture e talk (Lawrence Lessig) o concerti (Suzanne Vega) affollano ormai l’agenda degli abitanti di SL; poteva forse mancare un’installazione audio interattiva? Certo che no, ci ha pensato tal Robbie Dingo (questo l’avatar dell’anonimo sound designer inglese) con la sua WhisperBox (a 21st Century Folk Song). L’installazione, ospitata presso il Phoenicia Center for Contemporary Art di SL, è in grado di catturare parole e frammenti delle conversazioni che avvengono tra le “persone” presenti al suo interno (uno spazio circolare delimitato da sette speaker) e di tradurre tali frammenti in suoni. Le tonalità ed il ritmo sono direttamente influenzati dall’andamento della conversazione dei partecipanti, inoltre WhisperBox fornisce anche una forma di visualizzazione delle parole pronunciate da precedenti visitatori, queste appaiono in corrispondenza di uno degli avatar attuali, in una sorta di fumetto 3D. Il testo visualizzato è dunque un’eco di precedenti conversazioni, cliccando sul soggetto che ha il fumetto al di sopra della propria testa, quelle stesse parole vengono riproposte in forma di musica e le precedenti conversazioni vengono dunque perpetuate dando vita ad un loop inestricabile e sinestetico fatto di reale e virtuale, presente e passato, espressione e rappresentazione.

Vito Campanelli