Joline Blais, Jon Ippolito – At the Edge of Art

Joline Blais

book – Thames and Hudson, ISBN 0500238227
“L’arte non è definita solamente dal suo contesto – la sua presenza nel mondo dell’arte tradizionale – ma piuttosto dal tipo e dalla qualità dell’esperienza che offre allo spettatore e al suo effetto a lungo termine sul corpo sociale.” Questa è una delle frasi più condivisibili di questo libro, un libro di arte e cultura di rete che va ben oltre gli stereotipi della net art, cercando di approcciare una prospettiva a 360 gradi sull’arte influenzata dalla rete. Stabilendo sei caratteristiche arbitrarie ma esaustive al tempo stesso (perversione, immobilizzazione, rivelazione, esecuzione, riconoscimento, perseveranza) gli autori dispongono diverse opere classiche di arte digitale o in rete in un datascape sociale e culturale più ampio, analizzandole insieme a prodotti creativi vari software, diverse pratiche artistiche e siti web difficili da classificare. Dopo il selezionare, il catalogare, il categorizzare e lo storicizzare le opere d’arte in rete sembra che sia venuto il tempo di contestualizzarle per le persone fuori dai soliti circoli. Questo ricco discorso, che va a parare infine sull mutua comprensione di arte e tecnologia, è utile anche agli abitué dell’arte digitale, aprendo le loro menti a più connessioni del solito. L’arte, il mercato dell’arte, i processi creativi, le strategie politiche e le mutazioni sociali sono sovrapposte in un puzzle di significati e strategie, che ispira da un lato e confonde dall’altro. Lo stesso titolo sembra accuratamente evitare ogni riferimento esplicito alla rete, per non scoraggiare l’addetto ai lavori del mondo dell’arte, e finalmente di costruire un ponte fra una delle più cruciali avanguardie mai espresse e chi scrive ancora la storia ufficiale dell’arte.