SoundTransit, viaggi sonori ambientali.

SoundTransit

L’arte del ‘field recording’, detta anche ‘phonography’, ossia delle registrazioni ambientali riesce a far focalizzare la nostra attenzione ai suoni accidentali, che tipicamente sfuggono alla coscienza nel flusso della quotidianità. L’idea di una ‘geografia sonora’ è antica almeno quanto i processi di registrazione, e infatti fonda il suo fascino sulla trasmissione di un lasso di tempo preciso, ossia la sua archiviazione acustica, in un qualsiasi spazio remoto. L’emozione che questo ha comportato nell’epoca dei trasporti terrestri è stata notevole e oggi risulta embrionale con le trasmissioni in tempo reale della rete. SoundTransit di Derek Holzer, Sara Kolster e Marc Boon, però è un progetto che ne attualizza lo spirito proponendosi come network collaborativo dedicato ad accumulare registrazioni da ogni parte del globo per poi riproporle ad una vasta comunità online di appassionati e curiosi. La chiave d’interfaccia utilizzata è, tornando al concetto originario, il viaggio, e ciò che si fa è ‘prenotarne’ uno fra due diverse località con un numero selezionabile di fermate intermedie. Ciò che ne scaturisce è un file mp3 con i suoni concatenati fra loro, dall’inizio alla fine. Attraverso questi ‘viaggi’ l’attenzione verso i suoni e la coscienza della loro provenienza spaziale ricostruisce un percorso a tappe che gioca con la dimensione globale attraverso il planetario grafico, e regala momenti di presenza aurale nei luoghi prescelti.