Shmoogle, tutti i risultati sono uguali

Shmoogle

L’inevitabile gerarchia d’importanza dei dati in rete, scaturita nel tempo a causa dei motori di ricerca, il cui obiettivo è sempre rappresentare ‘la miglior selezione di contenuti’ relativamente alle keyword specificate, rappresenta un circolo vizioso concettuale. Infatti la popolarità dei primi risultati generati da Google, ad esempio, in base ad una qualunque richiesta, aumenta ricorsivamente, tagliando fuori le occorrenze che albergano invece nelle schermate successive. Queste, a meno di improbabili impennate indotte da fattori esterni, rimarrano in quel limbo di semi-popolarità che le mantiene, nella maggior parte dei casi, inesorabilmente relegate ad un pubblico molto più ristretto. Shmoogle di Tsila Hassine è una web application che semplicemente mescola l’ordine dei risultati forniti da Google mettendo (ad esempio) il risultato n.53 al terzo posto e così via. Con l’ironico e populistico motto di “tutti i risultati sono uguali”, questo software riesce a scardinare l’univocità dell’inevitabile gerarchia di valutazione indotta dagli algoritmi del page ranking. La sua semplice inversione d’ordine delle occorrenze rimescola l’esposizione dei risultati meno gettonati alle retine degli utenti, facendo affluire luminosa attenzione su alcune delle sterminate zone grigie della rete.