Arrestato dopo aver picchiato e rubato nel videogame multiplayer online Lineage II.

Lineage II

il riconoscimento dell’applicabilità del diritto penale non per azioni di violazione del copyright (come le persecuzioni per gli scambi di film e musica), o di supporto per reati ‘comuni’, (come il trasferimento fraudolento di fondi), ma per azioni compiute in un ambiente di simulazione ‘ludica’, rappresenta una novità significativa. é proprio questo quello che è successo secondo un articolo del New Scientist che spiega come uno studente cinese è stato arrestato in Giappone per aver usato robot software che hanno picchiato e rapinato alcuni avatar nel videogame multiplayer online Lineage II, rivendendo il bottino virtuale in cambio di denaro sonante. Proprio quest’ultimo dettaglio fa rientrare il soggetto nella categoria di criminale secondo le leggi vigenti, avendo scelto come luogo di ‘ricettazione’ un sito d’aste nazionale, essendo questo il luogo dove generalmente questo tipo di proprietà vengono vendute. Lo scontro continuo fra robot software fraudolenti e quelli attivati dalle case di produzione dei giochi per proteggere i loro utenti, può sviare da quella che sembra essere la posta in gioco, ossia il mettere in discussione la dimensione extraterritoriale degli spazi virtuali e, a causa dei dilaganti tentativi di commercializzazione, imporre delle forze di repressione adeguatamente attrezzate che tutelino i capitali sublimati in oggetti virtuali.