EVPmaker, sintesi di voci esoteriche.

EVPmaker

L’EVP (Electronic Voice Phenomenon) può essere considerato come un esoterico fenomeno per cui registrando suoni d’ambiente sembra di percepire voci, fisicamente inspiegabili. Le frasi pronunciate, poi, sembrano essere precognitive di eventi, o rivelatrici di elementi ignoti a chi le ha registrate. In un rincorrersi di equivoci psicologici questi esperimenti hanno affascinato non pochi ricercatori, come quelli del VTF, assiociazione tedesca per la ricerca della Transcomunicazione e l’AA-EVP, American Association of Electronic Voice Phenomena. Condizione necessaria per ottenere dei risultati è che ci siano dei rumori d’ambiente nelle registrazioni (indicati dagli esperti del campo come ‘raw material’), ‘sui quali’ queste generazioni paranormali vanno a formarsi (niente si è riuscito ad ottenere, ad esempio, in camere anaecoiche). Questo ‘materiale grezzo’ tanto più si avvicina per frequenze a quelle della voce, tanto più riesce ad essere produttivo. Stefan Bion negli ultimi 15 anni ha cercato di generare questo materiale audio tramite PC, prima con un Commodore 64 e poi con sistemi DOS e Windows, ottenendo ottimi risultati. Il suo EVPmaker, distribuito come freeware, spezzetta un file .wav in in un numero specificabile di micro segmenti e li riproduce in un ordine casuale. Fra le molteplici opzioni sull’ordine di riproduzione c’è anche quello di indicare particolari segmenti come una serie di ‘fonemi’ che possono poi essere associati nella riproduzione in maniera random. Le aspettative di comunicazione esoterica concepite dall’autore del software vestono quindi il codice di poteri oracolari, che aggiungono il loro connaturato mistero a quello dell’invisibilità del funzionamento elettronico della macchina. In questo modo la percezione dei dati viene influenzata da una distorsione volontaria, ma poco prevedibile nei risultati, capace di estrarre senso, anche dove non dovesse esisterne nemmeno la forma.