Inghilterra, record di telecamere di sorveglianza.

L’isteria di controllo espressa dalle telecamere a circuito chiuso sta lentamente insinuandosi nell’accettazione di un pericoloso gioco che coinvolge oramai la privacy di milioni di persone. Fra i record negativi si riscontra quello inglese, la cui regolamentazione legislativa, che prevede tra l’altro obbligo di avvertimento e la messa a disposizione dei filmati viene bellamente ignorata dalla maggior parte degli operatori, con notizie di abusi negli ipermercati e la ritrasmissione in televisione di spezzoni senza alcuna autorizzazione dei protagonisti. Secondo un articolo dell’Indipendent, infatti, sarebbero più di quattro milioni le telecamere di sorveglianza pubbliche nel Regno Unito, un quinto di tutte le telecamere stimate nel mondo. A contribuire al triste primato mondiale di nazione ‘più osservata’, è stato il quadruplicarsi negli ultimi tre anni delle vendite di dispositivi, procedendo al doppio delle previsioni. Ora si conta una telecamera ogni 14 persone, con diversi studi che dimostrano come l’utilizzo di questi dispositivi non abbassi per nulla il livello di criminalità. Non dev’essere indifferente la propaganda di decine di trasmissioni televisive basate sull’esibizionismo dei protagonisti, che cerca di far accettare socialmente quella che sembra essere solo una diffusione capillare e militaresca del controllo (pubblico e privato).