World Information, special Intellectual Property Edition

Stampato in occasione del WSIS di Ginevra, quest’antologia di testi colpisce al cuore il problema della liberazione dei flussi d’informazione, e del libero accesso alla cultura umanistica e scientifica in particolare. Definitivamente divincolati dalla sterile dicotomia tutto gratis / tutto a pagamento, i redattori hanno enfatizzato un discreto numero di strade percorribili che offrono soluzioni intermedie, concrete e con il loro intrinseco valore politico. Quanto la tutela intransigente della proprietà intellettuale sia lontata dal difendere gli interessi degli autori viene testimoniato dalla molteplicità dei punti di vista espressi, che abbracciano la tesi di base per cui l’incentivo a condividere va a braccetto con l’incentivo a creare e pubblicare. Del resto numerosi sono gli studi che testimoniano l’incentivo della circolazione delle merci digitali per la vendita delle merci fisiche, inculcando però una cultura di pluralità e di scelta, lontana anni luce dai deliri di onnipotenza delle grandi corporation. E la naturalità con cui i modelli paritari si sono diffusi, avendo come unica reazione dei monopolisti una sorda ira legale, fa ben sperare nell’altrettanto rapida diffusione culturale dei modelli alternativi di tutela, sfumati sulle volontà del singolo e dinamici nel rapportarsi con una vastissima comunità / mercato. Pubblicato sotto la licenza Creative Commons, e comprensivo di un glossario base che illustra i termini più importanti dei diversi articoli, questo giornale, stampato in formato quotidiano, include anche una mappa del Bureau d’etudes sui nomi a dominio e sulle organizzazioni pubbliche e private che ne gesticono registrazioni e controversie.