.walk, algoritmi non informatici in movimento.

Alcuni archetipi del codice sono alla base di profonde riletture in una contemporaneità dove lo stesso codice ha pervaso sempre più ambiti quotidiani. Il modello algoritmico, dato dalla sequenza di istruzioni e di cicli più o meno iterativi, riflette una struttura attraverso un senso che si forma ad ogni passaggio successivo. La formalizzazione di istruzioni di fatto crea quindi un linguaggio descrittivo e le sequenze e le ripetizioni generano inevitabilmente un elaborazione d’informazioni e un ‘output’ tangibile. .walk del gruppo olandese socialfiction.org applica le dinamiche strutture del codice ad un approccio psicogeografico, che diventa così generativo. In linea con le sperimentazioni del recente festival newyorchese Psy-Geo-Conflux, le passeggiate ‘algortmiche delineate dal gruppo (del tipo ‘la seconda a sinistra, la prima a destra, la terza a destra, ripetere dall’inizio’), fanno entrare in rotta di collisione concettuale le fondamenta del digitale con l’assurdo, costruendo però un possibile paradossale computer pedestre il cui software consiste nell’esecuzione di un lungo e collettivo percorso a piedi attraverso la città.