Chasing Bush, cellulari per screditare Bush.

L’efficacia di protesta che l’organizzazione di una relativamente piccola quantità di persone può esprimere è decuplicata con l’uso di tecnologie mobili strategicamente impiegate. Durante l’attuale visita di Bush a Londra è stata attivata una campagna che tende a screditare il presidente, fattosi circondare di debordanti misure di sicurezza. Per questo l’invito di Chasing Bush è quello di segnalare tutti gli spostamenti del presidente tramite un numero telefonico, in modo da poterlo costantemente localizzare e di raccogliere immagini di protesta nei suoi confronti, nonchè di zone rese offlimits dal suo passaggio. Il fine è quello di dimostrare la futilità della sicurezza e dei suoi meccanismi invasivi, nonchè il rendere pubblico tutti i danni e gli impedimenti che implica un tale spiegamento di forze (700 agenti dei servizi segreti sempre intorno a lui, 14.000 poliziotti e 5 milioni di sterline di costi). Altro obiettivo è pure quello di rendere ridicoli gli sforzi di pubbliche relazioni in questo assurdo contesto, dando soprattuto voce a chi non approva l’operato americano così univocamente rappresentato dal suo massimo esponente. La stampa inglese ha definito queste strategie come ‘smart mob’ di seconda generazione che tentano non solo di influire sui processi in corso, ma pure di influenzare i media ufficiali con la sua mole d’informazioni alternative costruite dal loro stesso pubblico.