Creatività, tecnologia e libertà in un libro sul copyleft.

Il libro ‘copyleft: creativity, technology and freedom‘, si propone di riflettere sull’uso delle licenze free, descrivendo lo stato attuale delle leggi sul copyright e portando avanti un’analisi che punta ad evidenziare le modalità di utilizzo di software non proprietari, fuori dall’influenza dei vari “giganti” che monopolizzano il mercato. Il libro è scritto da una donna, Miriam Rainsford, compositrice, musicista, graphic designer e scrittrice, nata in Nuova Zelanda nel 1971, cresciuta in Australia e ora residente a Londra. Particolare attenzione viene data nel testo alle possibilità di utilizzo della Gnu General Public License (GPL) non solo nell’industria del software, ma anche nell’arte, nella musica, nella letteratura e in tutti gli altri campi “creativi”. Nomi come Sony, Bertelsmann e AOL/Time/Warner, sono associati ad un’idea restrittiva della produzione musicale, artistica e intellettuale. Il movimento del Free Software, invece, punta a realizzare e veicolare prodotti che si presentano aperti e liberi (free), che possono essere modificati, redistribuiti e anche commercializzati, con la clausola, però, di mantenere free anche le copie. Questo è ancora più evidente per i software, il cui essere free si manifesta nel mantenere il codice sorgente aperto. Nel libro viene ricostruita la storia delle pratiche copyleft e sono descritte anche le più recenti azioni di manipolazione artistica e plagio di prodotti già esistenti, soprattutto musicali (vedi opere dei Negativland), fino ad arrivare all’analisi del peer to peere alla tecnologia file sharing. Nel sito di presentazione del libro si può leggere l’abstract e si possono trovare molte news interessanti e aggiornate sul copyleft e dintorni. Il libro, naturalmente copyleft, sarà pubblicato dalla GNU Press entro il 2003 e si potranno scaricare liberamente dal sito diverse sezioni, in linea con la filosofia del free. Tatiana Bazzichelli