Cyberpl@y, communicating online

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Nell’abnorme quantità di libri che si sforzano di interpretare le regole non scritte della comunicazione online, questo testo sembra emergere per qualità di ricerca empirica e per le radici storiche che ne fanno da cornice, esse stesse parte dell’evoluzione dei segni e dei segnificati scambiati costantemente in rete. A cominciare dall’email e dalle sue sfaccettature stilistiche, alle chat, in cui ci si sofferma anche sull’arte di comporre spartane forme e colori negli standard IRC, l’autrice scandaglia la spontanea, irriverente e inarrestabile comunicazione personale che ha trovato fra restrizioni tecniche e trucchi casuali le sue proprie modalità. Nei capitoli successivi si analizzano i digital greetings (auguri, condoglianze), passando poi ad una breve e intensa storia dell’ASCII Art e delle sue radici nella RTTY Art, ossia l’arte delle telescriventi, con l’ulteriore restrizione della codifica ASCII a 5 bit (ossia solo le maiuscole). L’ultimo argomento trattato è quello della rivoluzione dei font, duplicatisi in migliaia di sfumature, e passati da strumento di lavoro dei grafici ad opzione per qualsiasi utente. Lontana dalle speculazioni fini a sè stesse, la Danet mantiene il suo rigore d’indagine nella natura estremamente giocosa di queste pratiche, congiungendo brandelli di vita online contestualizzati e riflessioni guizzanti come “che senso avrebbe chiedere ‘che ore sono?’ in una chat room?”