Attaccare gli spammer sommergendoli di carta

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I peggiori attacchi attraverso le reti informatiche sono quelli che hanno conseguenze sulla realtà quotidiana, innescando meccanismi estremi di diffusione dell’informazione. Sull’argomento Aviel D. Rubin, insieme ai colleghi Simon Byers e David Kormann hannopubblicato una ricerca scientifica di sicurezza informatica presso la Johns Hopkins University. Intitolata Defending Against an Internet-based Attack on the Physical World, descrive un software relativamente semplice scritto dal team che fa sì che la vittima riceva cataloghi cartacei da centinaia di siti web che accettano richieste tramite web. Il programma automatizza un caso reale, accaduto ad Alan Ralsky, meglio conosciuto come ‘spam king’, che, dopo un’intervista al Boston Globe in cui si vantava di aver pagato una casa di 750 metri quadri con i soldi ottenuti mandando centinaia di milioni di email non richieste, si era visto sommergere dai cataloghi cartacei recapitati per posta dopo la segnalazione su Slashdot della stessa intervista. Nel documento si descrive la pericolosità di una simile pratica che portata agli eccessi può paralizzare un ufficio postale locale. Altri tipi di simili attacchi sono descritti dai ricercatori, come richieste di manutenzione, ritiro pacchi o chimate di servizio, evitabili potenziando i software che i server usano per le richieste automatiche, e risolvendo così un altra delle falle materiali che possono crearsi fra lo spazio virtuale e quello reale.