Australia, censure occulte.

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21.01.02 Australia, censure occulte.


Due anni dopo la legge sulla censura di contenuti ‘offensivi’, la governativa Australian Broadcasting Authority, principale promotrice del testo, si rifiuta di svelare o descrivere da cosa esattamente gli utenti australiani sono effettivamente protetti, con l’affermazione che se non potesse operare in segreto quest’operazione non avrebbe praticamente senso. Il tutto nasce da un’iniziativa della Electronic Frontiers Australia che ha applicato le locali leggi sulla ‘Freedom of Information’, richiedendo l’elenco di cosa veniva censurato e vedendosi recapitare fogli con molti, troppi, omissis e cancellazioni. L’EFA continua nella sua battaglia forte anche delle affermazioni del presidente che dice: “Mi viene spesso da pensare a ‘1984’, poichè per i film e i video, qui in Australia, puoi sapere benissimo cosa ti è consentito vedere e cosa no, e questo vale anche per le importazioni, ma riguardo ad internet, si viene lasciati in una situazione di dubbio, in cui non si sa più cosa è permesso e cosa non lo è.