Sote – Majestic Noise Made in Beautiful Rotten Iran

sote-majestic-noise-made-in-beautiful-rotten-iran

CD – Sub Rosa

Sono intrecci fatti di gentile elettronica, melodiose armonie e calibrati trattamenti space, quelli di Majestic Noise Made in Beautiful Rotten Iran, dalla vocazione sintetico-sinfonica massimalista ma allo stesso tempo dalle traiettorie portatrici d’un flusso molto insistente ed ipnotico. Ata Ebtekar, aka Sote, co-fondatore del Festival “SET” di Teheran, è un autore che in passato ha pubblicato per etichette come Warp, Opal Tapes, Diagonal, Mute e Morphine. Adesso, dopo la raccolta Persian Electronic Music: Yesterday And Today 1966 – 2006, ritorna su Sub Rosa con sopraffine manipolazioni tonali e una profonda attenzione alle varie tecniche di sintesi sonora all’interno di una struttura compositiva alquanto regolare ma allo stesso tempo anche estremamente studiata e personale. Per Sote sembra decisivo dispiegare un sistema compositivo al fine poi di decostruirlo dall’interno, seppure “il risultato finale deve essere un’intera composizione”, perché non gli piace imitare nessuno e neanche ripetere se stesso. Il suo intento, invece, è sempre quello di “rompere le formule consolidate” in una sfida continua alle abitudini strutturali musicali. Avere consapevolezza storica della musica, oltre maneggiare quella che si potrebbe definire “conoscenza tecnica” per questo esperienziato maestro elettronico rende possibile utilizzare qualsiasi tipo di strumentazione, quindi indistintamente sia apparecchiature analogiche che sistemi digitali. È quella che Sote chiama “alfabetizzazione”e per la quale gli strumenti non sono di per loro portatori di una visione artistica (per fortuna qualcuno lo dice in maniera chiara). Evocare intriganti nuovi mondi sonori è frutto quindi della voglia d’inventare, sottraendosi al copia-incolla di tendenze e percorsi già precedentemente esplorati. In Iran, a Teheran, dove Sote lavora ed insegna musica, dopo gli anni di chiusura e la guerra con l’Iraq il pubblico è affamato di nuovi approcci alle cose, nuove idee e concetti, questo spinge il compositore a perseguire la strada d’una sperimentazione incessante, a volte nella fusione di elettronica con strumenti acustici, altre volte con un’impostazione maggiormente ritmica. “La techno è il mio background” dichiara candidamente Sote, che negli anni si è spinto molto al di là nelle sue produzioni, girando intorno il concetto che “la musica sia un’abitudine culturale del suono e dell’anti-suono (silenzio)” una maniera per continuare una tradizione e allo stesso tempo trascenderla.

 

Sote – Majestic Noise Made in Beautiful Rotten Iran