Magda Mayas & Tina Douglas – Objects Of Interest

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CD + insert card + book – Room40

Interessante collaborazione questa che vede la luce su Room40 fra Magda Mayas, pianista sperimentale tedesca, residente e attiva professionalmente a Berlino, e Tina Douglas, artista multidisciplinare australiana di base a Melbourne. Douglas dipinge partiture visive come un modo per sfidare l’essenza linguistica lineare della notazione convenzionale e per introdurre in queste partiture “un intero mondo di elementi di espressione o sensibilità”, Mayas dal canto suo è nota per le sue complesse tecniche strumentistiche, che utilizzano il pianoforte a tutto tondo, anche con oggetti e preparazioni particolari, liberandosi di quel “fardello della tradizione della musica classica e del pianoforte stesso in retrospettiva”. Le due sperimentatrici si sono conosciute intorno al 2012 e quasi subito hanno iniziato a collaborare. In principio Douglas ha contribuito all’artwork di Fluoresce, album edito dalla Monotype nel quale Mayas duettava con il suo partner, il batterista-percussionista Tony Buck, sotto il moniker Spill. Sempre Douglas ha poi approntato una serie di spartiti visivi nel febbraio 2020, poco prima del blocco dovuto alla pandemia di Covid-19 e ci è voluto quasi un anno perché Mayas traducesse quelle partiture visive in sonorità congrue all’implementazione di Objects Of Interest. Per adattarsi alle immagini e alle idee evocate dalle partiture sono state messe a punto tecniche specifiche utilizzando differenti strumenti a tastiera – un pianoforte classico, un Fender Rhodes e un clavinet rotto – oltre a svariati oggetti che sono stati manipolati per ottenere all’occorrenza risonanze particolari. In “No Thing”, la prima traccia delle quattordici presentate, le note sono come magicamente sospese e alcuni oggetti sono lasciati direttamente cadere sulle corde all’interno del pianoforte, in “Point 1” si passa a slittamenti appena percettibili di suggestioni ambient-esotiche, mentre in “Point 2” gli stilemi sono più vicini a un’improvvisazione di tipo jazzistico. Vengono poi implementate aliene melodie e voci stranianti, suoni materici come a grappolo e nel complesso una gentile musicalità, il cui flusso è ammaliante e coinvolgente emotivamente. Dai processi improvvisativi e intuitivi messi in gioco traspare una fragilità di fondo che diventa un punto di forza invece che una debolezza. Insieme le due sperimentatrici danno vita a dinamiche composizioni, raffinate e concettuali ma anche sottilmente fisiche, scultoree e tattili. “Oggetti, materiali e relazioni si incrociano” dice Douglas, l’imperfezione è insita in questo stesso scambio e partecipa a pieno titolo al complessivo impianto estetico-poetico. Il cd laminato opaco e goffrato annette una scheda inserto più un ampio libro con una conversazione tra le due artiste, oltre a spartiti, documentazione e fotografie.

 

Magda Mayas & Tina Douglas – Objects Of Interest