Mouse On Mars – AAI

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CD – Thrill Jockey

Dopo “Dimensional People”, album del 2018 che ospitava interventi di 50 musicisti andati poi a formare un’orchestra che includeva robot percussivi e apposite app per smartphone, risultando in un live intrigante grazie anche al software MoMinstruments sviluppato dalla band e la particolare tecnica di mixaggio ‘spaziale’ definita come “object based mixing”, un nuovo lavoro ne concettualmente non fa che evolvere i concetti di quello precedente. “AAI” è il nome dell’album, acronimo di Anarchic Artificial Intelligence, e costruisce una traiettoria soggettiva e condivisa allo stesso tempo su uno dei temi più controversi della contemporaneità. A contribuire significativamente al progetto è lo scrittore e professore di African American studies Louis Chude-Sokei, nel cui saggio incluso tratta questioni attualissime, legate all’uso su scala industriale dell’intelligenza artificiale, che non è regolato da altro se non dalla sua commerciabilità. La futura percezione della storia e della memoria, per esempio, sono descritti mescolando scrittura rigorosa a speculative fiction, oltre a fornire materiale vivo per le tracce, come in “Speech and Ambulation” dove dice, fra l’altro: “ciò che non sappiamo ancora è ciò che vogliono le macchine”[1] Il tutto è supportato dalla usuale verve di St. Werner e Toma, che modellano atmosfere con componenti dinamiche e inaspettate, ma spesso con una connotazione da pura colonna sonora. Anche la parte sonora ha richiesto coerentemente un supporto tecnico adeguato, fornito dallo studio indipendente di design e AI “Birds on Mars”, insieme a Ranny Keddo e Derrek Kindle, ex programmatori della piattaforma Soundcloud. Insieme hanno realizzato un apposito software (“Krach”) in grado di modellare insieme alla macchina il linguaggio parlato, che è diventato uno strumento ‘vivo’, sia per le registrazioni, sia per le performance dal vivo. Oltre a Chude-Sokei, il dj Yağmur Uçkunkaya ha prestato la propria voce. E oltra al collaboratore di lunga data e percussionista Dodo Nkishi. Il progetto non ha sottovalutato nemmeno il progetto grafico, con l’ennesimo coinvolgimento prestigioso. A elaborarlo è stato chiamato Casey Reas, artista, accademico anch’egli e co-creatore dell’essenziale linguaggio di programmazione Processing. Reas (che ha realizzato anche la copertina del numero speciale per i 25 anni di Neural [2]), ha contribuito anche all’archivio digitale[3] del progetto all’indirizzo https://anarchic.ai., dove si possono fruire i suoi video generativi, oltre ai restanti materiali, come leggere il suddetto saggio elaborato per l’album e testare il software Krach, oltre alla possibilità di scaricare una installazione audiovisiva in formato software (app). Il risultato ultimo riflette le diverse anime che lo compongono: lo stile inconfondibile, fluido e spezzato al tempo stesso dei MOM emerge insieme ai testi stimolanti, le voci elaborate, le forme geometriche in movimento cinetico e i ritmi cromatici, per un’esperienza a tratti sublime.

 

Mouse On Mars – AAI