Maya Verlaak & Andy Ingamells – Tape Piece

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Cassette – Birmingham Record Company

Insolita e sorprendente la performing art di Maya Verlaak & Andy Ingamells, due artisti che danno vita ad un’azione semplice e potente, dai risvolti auditivi assolutamente interessanti, ma anche significativa nell’iterazione fisica che si crea tra i due corpi, come in una specie di contact improvisation accresciuta dall’utilizzo di uno specifico oggetto. I due artisti, provvisti ciascuno di un rotolo di nastro adesivo, danno vita ad una danza non convenzionale – o se preferite a un incontro-scontro – nel quale ognuno reciprocamente avvolge l’altro in maniera non certo quieta e agevole. La lotta – perché di questo anche si tratta – è convulsa, cadenzata dal rumore del nastro che ognuno con maestria e rapidità dipana, al fine d’avere sufficiente lunghezza per legare il partner. In alcune azioni il confronto è più aspro, in altre invece vi è come una solidale accondiscendenza nel farsi oggetto del mutuo allacciarsi-avvinghiarsi. Anche i tipi di nastro adesivo utilizzati sono differenti e differente è la maniera con la quale questi legami sono spezzati: strappati singolarmente, quasi con perizia, o recisi tutti assieme, con una manovra che comporta un certo utilizzo di forza. Naturalmente potremmo interpretare in maniera simbolica una simile performance e si potrebbero scrivere trattati sui significati, più o meno manifesti, insiti nella scrittura scenica della coppia. La scena ha una sua scrittura. La scena è una scrittura che non è mai univoca. In Tape Piece l’atto di detournare uno solo degli elementi dell’azione artistica e di farlo in chiave auditiva con una uscita su cassette (anche qui, ad essere precisi, ritornano in gioco dei nastri) rende merito dell’articolata padronanza concettuale del proprio operare, che non può essere delimitato solo in angusti recinti di genere (la danza, l’audio art, la performing art o qualsivoglia altro sottogenere di nicchia), né da interpretazioni strettamente psicologiche-comportamentistiche. Lo stesso titolo dell’opera evoca in qualche modo la musica elettronica d’avanguardia del 20° secolo, prodotta utilizzando nastri audio magnetici, ed è un ulteriore tassello che ci racconta quanto ben articolato e coerente sia questo progetto nel quale è la stessa coreografia a farsi suono, senza ulteriori mediazioni, in maniera diretta e inappuntabile. Anche il confine tra composizione ed esecuzione è pure consapevolmente mantenuto indefinito, presentando una pratica artistica che non privilegia il risultato sonoro, ma che lo vede come una tra le tante possibilità.

 

Andy Ingamells & Maya Verlaak / Tape piece / Kammer Klang / Cafe Oto

 

Maya Verlaak & Andy Ingamells – Tape Piece