Canecapovolto – Normale

canecapovolto-normale

CD – Scuola Fuori Norma

La Scuola Fuori Norma a Catania è uno spazio dedicato all’acquisizione e all’approfondimento di saperi, conoscenze e competenze, riferiti a un orizzonte pratico e teorico assolutamente contemporaneo. I suoi corsi sperimentali sono spesso incentrati sullo studio dei mezzi audio-video e il collettivo di Canecapovolto, attivo oramai dal 1993, è sin dai primi anni di questa visionaria accademia fra i principali promotori di tali connubi artistici. Ascoltando Normale l’ambito di riferimento per questa uscita ci sembra immediatamente essere quello taglia-e-cuci dell’elettronica abstract. Vengono in mente le prime sperimentazioni Mo’ Wax, il plagiarismo e i plunderphonic, tutte esperienze che vantano il loro zoccolo duro proprio negli anni novanta, quando certe pratiche d’attivismo culturale e mediatico iniziano a diffondere i propri memi e a diventare maggiormente popolari. Insomma, non è certo un caso se Canecapovolto ancora oggi nei suoi attuali seminari citi come numi tutelari William Burroughs, Brion Gysin e Italo Calvino oppure s’interroghi sulla scrittura auto-generativa e parli di White Noise, Psychic Tv e Peter Zinovieff, facendo precisa menzione dei cut-up e delle tecniche di scrittura combinatoria. Sono diciannove le tracce presentate, tutte abbastanza brevi, solo una superiore ai cinque minuti, “Locus Solus”, forse la più musicale, raga-esque e poetica. Tutte meriterebbero d’essere in qualche modo commentate – ad esempio l’inquietante “Two People Arrival”, il racconto, in italiano, d’una truffa a un’anziana – rivelatrici di tecniche particolari, di suggestioni anche extra-musicali o di articolati rumori di fondo e incastri poetici (la serie degli “Home Movie”, che va dalla traccia 10 alla 14). Citando direttamente Canecapovolto è indiscutibile come il progresso tecnologico e l’inconscio delle macchine abbiano “modificato la realtà e reso incontrollabili le narrazioni”, nella consacrazione anche di un Frank Zappa che suona una bicicletta in diretta tv o di come giocattoli dell’era non ancora compiutamente digitale diventino oggi fonti musicali circuit-bending, oppure nell’utilizzo di microfoni a contatto, annettendo rumori e voci provenienti da un sibillino nulla cosmico, apparecchiando effetti sonori e rumori, trovando anche nel silenzio – o al contrario in un montaggio estremo – una forma acuta d’intossicazione artistica e passione.

 

canecapovolto: cut and paste 1