Sometimes the online world reveals unsuspected parallel dimensions. This is an unknown restyle of Neural independently (and secretly as we never knew about it) made by NY-based Motion and Graphic Designer, Clarke Blackham. Very nicely made, perhaps only a bit glossier for the magazine’s line, it testifies once more how even your most familiar outcomes can have another life somewhere else.
The Aerographer, spatial anxieties
Luiz Zanotello pensa che interpretare le differenze e stabilire i confini stia generando “ansie spaziali” soprattutto perché siamo inclini a una mediazione tecnologica che sta accentuando la nostra crescente incertezza. Egli interpreta poi questi sentimenti nella sua installazione “The Aerographer”, misurando il flusso d’aria in diversi punti all’interno di una stanza, le cui differenze causano il movimento di una serie di nodi di plastica bianca. Questi nodi possono muoversi su assi diversi, cambiando le connessioni tra le linee, diventando una visualizzazione dei cambiamenti nella topografia dell’aria. Si tratta di un display cinetico che agisce in modo autonomo attraverso anemometri che misurano le variazioni di temperatura, rilevando così la velocità dell’aria. Ciò che mostra alla vista è una metafora di un costante cambiamento e adattamento al resto del sistema. Che è quello che fanno tecnicamente le reti e che cosa fa di conseguenza la società, indotta da flussi invisibili ma presenti e influenti.
Luiz Zanotello – The Aerographer