New Routines Every Day – You Never Know What Is Enough / Unless You Know What Is More Than Enough

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CD – Pulver und Asche

Suoni delicatissimi, altrettanto sommesse armonie e nessun editing successivo. “Quello che viene registrato è quello che verrà ascoltato” tenevano a sottolineare gli autori, Rudy Decelière e Marcel Chagrin, che, dopo una lunga collaborazione, adottano per questa loro prima uscita ufficiale il moniker di New Routines Every Day. L’intero album è stato registrato a Losanna in una settimana di lavoro molto serrato e intenso. Ognuna delle tracce presentate sembra essere partecipe di un impianto assai omogeneo, dove ogni scelta produce un effetto preciso e in successione, con articolazioni coerenti e integrate fra loro tanto da creare atmosfere sospese, complici e un po’ oniriche. Le suggestioni evocate dal duo sembrano intrise da una qualità tutta cinematica, forgiate fra innesti folk e minimalismi, plumbei e melodiosi intrecci, mollemente calibrate evoluzioni musicali in bilico tra free form ed un approccio maggiormente studiato, dove un’opzione non esclude l’altra, al fine di rendere meno prevedibile l’ascolto. Anche il titolo, You Never Know What Is Enough / Unless You Know What Is More Than Enough, una citazione da William Blake, sembra alludere a una disposizione multisensoriale e reattiva di modulazioni percettive infinitesimali, quasi ci sia bisogno d’una sintonia differente e più nobile nello spaesamento insito, nelle vibrazioni d’energia, nei gocciolii, nei fruscii, nei gemiti prodotti e negli scampanellii. Si sente, insomma, che Rudy Decelière sia avvezzo a paesaggi sonori e a una costruzione “architettonica” della musicalità e che Marcel Chagrin vanti una metodologia dallo stile polimorfico, capace di dar vita a sorprese e trasalimenti, che rendono gradevolissima la fruizione pur nelle parti più sperimentali, intrise da centellinati esotismi e da un “chitarrismo” contemporaneo, rarefatto e un po’ indie. Anche i passaggi delle ambientazioni – fra i solchi – si fanno progressivamente più sfumati e il pubblico è investito da questa mutazione. Non è un caso allora che l’album possa piacere agli amanti del post-rock o ad hipster raffinati, ai più attempati cultori di stilemi freak-improvvisativi o agli aficionado della musica ripetitiva e quietista. È una sinfonia mentale quella che coinvolge l’ascoltatore in uno stato meditativo fluttuante. E ad un simile coinvolgimento diventa impossibile opporre resistenza alcuna.

 

New Routines Every Day – You Never Know What Is Enough / Unless You Know What Is More Than Enough