(edited by) Timon Beyes, Martina Leeker, and Imanuel Schipper – Performing the Digital

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Transcript-Verlag, ISBN-13: 978-3837633559, English, 304 pages, 2017, Austria

Performing the Digital è una raccolta di testi trasversale che affrontano le condizioni e gli effetti delle attività performative nella cultura digitale. La performance viene considerata non un concetto esclusivamente basato sull’arte, ma piuttosto un concetto che si potrebbe estendere all’intera natura dinamica che sta al centro del processo digitale. Inoltre, la relazione simbiotica che abbiamo con i nostri dispositivi digitali onnipresenti ci permette (e con altre concrete e astratte entità) di “esibirci” in maniera continua attraverso le infrastrutture online. Qui gli autori danno come l’impressione di avere lavorato comprensibilmente dalla nozione di “performance” stessa su diversi campi, tutti riguardanti una specifica forma di coinvolgimento digitale. Quindi, gli scrittori invitati hanno contribuito, ad esempio, a elaborare il ruolo di posthuman come un nuovo decisivo elemento in queste dinamiche (Beyes), l’inserimento centrale dello spettatore nelle opere d’arte performative (Schipper), la codifica digitale in giochi spaziali urbani (Jahrmann), o gli algoritmi consapevoli del ritardo nel trading ad alta frequenza (Lange). Questi “spazi” delle performance sono collegati anche, per esempio, con un’ ”annotazione” nella coreografia digitale ((deLahunta e Jenett) , e con una nozione mancante di “crisi” nella teoria della performance (Schröter). Tutto lo spazio performativo delineato e la natura diventa un’entità interconnessa con molte manifestazioni. In questo scenario, il macchinico incontra quindi l’infrastruttura, progettando un ampio contesto che trascende il paradigma della conoscenza nella performance, ispirando un’agenda culturale diversa, più complessa.

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